martedì 31 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Macelleria messicana è un'espressione della lingua italiana che indica un episodio di violenza smisurata e ingiustificabile, solitamente perpetrato in un teatro di guerra.
L'espressione, oggi non particolarmente diffusa, nasce probabilmente con la Rivoluzione messicana, e con le cronache dei corrispondenti che sui quotidiani italiani accreditano il mito di un Messico in preda a bande di rivoltosi crudeli e spietati. Non è un caso che i medesimi fatti storici abbiano ispirato, negli USA, un modo di dire come Mexican standoff, anch'esso riferito a una situazione limite tipica della guerriglia senza quartiere.
lunedì 30 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Bere il bicchiere della staffa significa bere l'ultimo bicchiere prima di congedarsi dagli amici, in genere per recarsi a casa propria per riposare.
Verosimilmente questa espressione nasce nell'800, quando i signori che si recavano nelle locande bevevano l'ultimo bicchiere quando già avevano un piede nella staffa, pronti per montare a cavallo.
Il bicchiere della staffa è un'usanza tipicamente toscana, secondo la quale il padrone di casa era solito accompagnare il proprio ospite fuori da casa, al cavallo, con un bicchiere di vino in mano ("non metterti in cammino se la bocca non sa di vino!") da qui, l'ultimo bicchiere prima di partire si beveva vicino al cavallo, praticamente con il piede nella staffa!
domenica 29 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Re Travicello si usa per indicare, spesso in senso dispregiativo, una persona che occupa una posizione importante o una carica ufficiale, ma che non ha autorità o capacità sufficienti a esercitarne il potere.
Le rane chiesero un re
La favola narra di un gruppo di rane che, abituate da tempo a muoversi liberamente per lo stagno, chiedono a Zeus un re autoritario che reprima il loro modo di vivere sregolato. Il dio, divertito dalla richiesta, non fa altro che lanciare nello stagno un pezzo di legno (un "travicello"), indicandolo come nuovo monarca dello stagno. Inizialmente le rane sono intimorite dal tonfo e vanno sul fondo, ma poco dopo scoprono che il loro sovrano non fa nulla a parte galleggiare. Iniziano così ad avvicinarsi, a toccarlo, a salirvi sopra. Infine, lo provocano con ogni tipo di ingiuria e sberleffo, ovviamente senza ottenere alcuna reazione. Deluse dal dono, si rivolgono di nuovo a Zeus chiedendo un re che non sia una nullità. Il dio manda allora nello stagno una serpe, che inizia a divorarle una ad una. Le rane per la paura perdono la voce; le poche che si salvano mandano un'ambasciata all'Olimpo attraverso Ermes, supplicando di essere risparmiate. Zeus però risponde loro "Poiché un re buon vi dispiacque, abbiatene uno malvagio".
La morale
Come in tutte le favole di Fedro, anche questa contiene un "insegnamento morale" che si cerca di trasmettere attraverso la narrazione favolistica. La storia suggerisce che è meglio avere governanti incapaci ma innocui, piuttosto che astuti e autoritari. Più in generale, il consiglio è quello di tollerare una situazione spiacevole se c'è il rischio che, cambiandola, questa peggiori radicalmente.
sabato 28 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
IN BOCCA AL LUPO.
L'espressione ha un valore scaramantico: per scongiurare l'eventualità di un avvenimento indesiderato lo si esprime qui sotto forma di augurio. Andare nella bocca del lupo è infatti una palese metafora per cacciarsi nei guai.
Una consuetudine più recente del modo di dire in sé vuole che si risponda con «crepi il lupo» a chi formula l'augurio.
venerdì 27 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
ALLA ROMANA.
Alla romana è un modo di dire della lingua italiana, da tradurre in: "dividendo in parti uguali" .
Il modo di dire deriverebbe dall'antica usanza delle trattorie romane che per praticità e rapidità facevano pagare il conto ai pellegrini dividendo il costo delle pietanze portate all'intera tavolata.
giovedì 26 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
FARE IL PORTOGHESE.
Nell'uso comune l'espressione fare il portoghese è utilizzata per intendere "usufruire di un servizio senza pagarlo", per esempio intrufolandosi tra il pubblico di uno spettacolo senza pagare il biglietto d'ingresso.
L'espressione è relativa ad un fatto storico avvenuto a Roma nel XVIII secolo quando l'ambasciatore del Portogallo presso lo Stato Pontificio invitò i portoghesi residenti a Roma ad assistere gratuitamente a uno spettacolo teatrale presso il Teatro Argentina; non vi era bisogno di invito formale, in quanto bastava dichiarare la propria nazionalità portoghese.
Molti romani, tuttavia, cercarono di approfittare dell'opportunità spacciandosi per portoghesi, da cui l'avvertimento non fare il portoghese per diffidare chicchessia ad astenersi dal mettere in atto trucchi o raggiri per poter usufruire di un servizio senza averne titolo.
mercoledì 25 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Nel 1586 il papa Sisto V, volendo abbellire piazza San Pietro, ordinò che vi fosse innalzato il grande obelisco che tuttora vi si ammira, ma che a quel tempo si trovava dietro la Basilica Vaticana. Il lavoro che venne affidato al comasco Domenico Fontana, presentava gravi difficoltà. L'obelisco pesava 350 tonnellate ed era alto 25 metri, perciò il Fontana dovette far calcoli su calcoli e impegnare impalcature, argani e carrucole. Per azionare il tutto si ingaggiarono 800 uomini e 140 cavalli. Il 10 settembre 1586 l'obelisco doveva essere innalzato e, visti i pericoli inerenti al lavoro, fu diramato l'ordine agli operai e alla folla di non fiatare. Per chi avesse lanciato il minimo grido c'era la pena di morte e all'uopo c'erano già sul luogo la forca ed il boia.
L'obelisco era quasi a posto quando si videro le funi cedere e allungarsi pericolosamente. Il monolito stava cadendo rovinosamente a terra. Allora nel gran silenzio si levò una voce temeraria a gridare: Daghe l'aiga a le corde! (espressione genovese per "Acqua alle funi!").
Il consiglio fu seguito subito dagli architetti con ottimo risultato. A sventare il pericolo era stato il capitano Bresca, marinaio ligure, che sapeva bene che le corde di canapa si accorciano quando vengono bagnate.
Bresca fu subito arrestato, ma Sisto V come ricompensa invece della punizione gli diede larghi privilegi, una lauta pensione e il diritto di issare la bandiera vaticana sul suo bastimento. Inoltre Bresca avrebbe chiesto ed ottenuto il privilegio, per se e per i suoi discendenti, di fornire alla Chiesa di San Pietro degli ulivi per la Settimana Santa. Ancora oggi Bresca viene ricordato nella sua città natale, Bordighera.
martedì 24 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
ANDARE A CANOSSA.
lunedì 23 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
La locuzione editto bulgaro (chiamato anche editto di Sofia o diktat bulgaro) è utilizzata nel dibattito politico italiano per indicare una dichiarazione rilasciata il 18 aprile 2002 dall'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, durante una conferenza stampa in occasione di una visita ufficiale a Sofia, dichiarazione ribattezzata poi, dal giornalista Simone Collini de L'Unità, "diktat bulgaro".
Nella dichiarazione, Berlusconi denunciò quello che, a suo dire, era stato un «uso criminoso» della tv pubblica da parte dei giornalisti Enzo Biagi e Michele Santoro e dell'autore satirico Daniele Luttazzi, affermando successivamente che sarebbe stato «un preciso dovere della nuova dirigenza» RAI non permettere più il ripetersi di tali eventi.
domenica 22 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
IL GIOCO NON VALE LA CANDELA.
Questa espressione è di origine medievale. A quei tempi era necessario usare candele o lampade ad olio per qualunque attività notturna e il costo delle candele, specialmente per le classi sociali più basse, poteva diventare una spesa considerevole. Era quindi consuetudine, per i giocatori di carte, lasciare una piccola somma (o a volte una vera e propria candela) al proprietario della casa che li ospitava o all'oste della locanda.
Il modo di dire si diffuse rapidamente tra i giocatori d'azzardo, per indicare partite in cui si era perso molto denaro o nelle quali le vincite erano state così basse da non coprire nemmeno la piccola spesa lasciata per la candela.
sabato 21 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
"Piangere lacrime di coccodrillo" è un modo di dire di uso comune in italiano, che ha corrispettivi in numerose altre lingue. Si riferisce a chi finge di essere pentito di una cattiveria commessa.
Il detto trae origine dal mito secondo cui i coccodrilli versano lacrime di pentimento dopo aver ucciso le loro prede o dopo averle divorate. Esistono diverse varianti di questo mito; spesso la credenza è riferita in modo specifico al caso di coccodrilli che divorano prede umane, ma in alcuni casi viene anche riportato che a piangere sarebbe la femmina di coccodrillo che ha appena divorato i propri piccoli.
La femmina di coccodrillo in effetti, che depone le numerose uova sulla terraferma, dopo la nascita dei piccoli li trasporta in acqua, al sicuro dai predatori, mettendoli in bocca. Durante questa operazione, la lacrimazione aumenta di intesità. I coccodrilli lacrimano, talvolta anche in modo vistoso, per motivi fisiologici. Tali lacrime hanno lo scopo di ripulire il bulbo oculare e lubrificarlo in modo da facilitare il movimento della seconda palpebra che lo protegge in immersione. La lacrimazione aumenta se il coccodrillo rimane a lungo fuori dall'acqua.
venerdì 20 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
L'ISOLA CHE NON C'E'.
L'isola che non c'è è un luogo immaginario in cui agisce il personaggio di Peter Pan inventato da Barrie (1904). Solo i bambini possono accedervi, grazie alla loro immaginazione, seguendo la "seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino".
Il riferimento all'isola che non c'è viene spesso utilizzato metaforicamente per riferirsi a un'utopia o a un ideale, implicando che chi ne nega la realizzabilità manca di immaginazione.
giovedì 19 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
CAPRO ESPIATORIO.
mercoledì 18 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
BATTERE LA DIANA.
Battere la Diana è un'espressione usata nel linguaggio militare, fino agli inizi del XX secolo, con il significato di suonare la sveglia.
Durante le operazioni militari, generalmente, le colonne di fanteria si mettevano in marcia all'alba, non appena vi fosse luce sufficiente per muoversi con sicurezza, in modo da raggiungere il prima possibile gli obiettivi assegnati, evitando di marciare nelle ore di grande calura.
A tale scopo era necessario svegliare i soldati mezz'ora prima, per consentire loro il consumo della prima colazione e la preparazione alla marcia.
In tempo di pace il segnale della sveglia veniva dato con squilli di tromba, ma durante le operazioni belliche si preferiva sostituirlo con il battere dei tamburi, in quanto il suono prodotto era meno avvertibile a lunghe distanze ed avrebbe evitato di fornire informazioni al nemico.
I rullo dei tamburi per la sveglia aveva inizio poco prima dell'aurora, all'apparire della luce solare riflessa dal pianeta Venere, detto "stella Diana", da cui l'espressione "battere la Diana".
martedì 17 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
GALEOTTO FU IL LIBRO.
Nel cerchio dei lussuriosi, Francesca da Rimini racconta a Dante la storia della sua passione adultera per Paolo Malatesta, scoppiata mentre i due stavano leggendo per diletto il passo di un romanzo cavalleresco in cui la regina Ginevra, sposa di Re Artù, veniva baciata dal cavaliere Lancillotto.
« Quando leggemmo il disïato riso esser basciato da cotanto amante, la bocca mi basciò tutto tremante. | |
(Inferno, Canto V, versi 133-138) |
Il bacio adultero dei due personaggi stimola i lettori a imitarlo. Per questo Francesca afferma che «il libro» (il romanzo cavalleresco) è stato il «Galeotto» tra lei e Paolo: Galeotto (Galehaut), infatti, era il siniscalco della regina che nel ciclo bretone faceva da vero e proprio mezzano tra Ginevra e quest'ultimo.
lunedì 16 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
PACE CARTAGINESE.
L'origine di questo termine è da attribuire alle condizioni imposte dall'Impero Romano a Cartagine al termine della seconda guerra punica. Ai punici fu infatti imposta un'indennità di guerra di 10.000 talenti, la loro marina fu ridotta a 10 triremi, appena sufficienti per frenare i pirati e fu loro vietato di prendere le armi senza il permesso dei Romani.
domenica 15 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
A BABBO MORTO.
A babbo morto è un modo di dire con cui si intende l'incassare un credito con molto ritardo o, più specificamente, senza che vi sia una scadenza preindicata.
Il modo di dire trae origine dal periodo in cui i giovin signori di paese erano costretti - per onorare debiti di gioco o per acquistare doni alle proprie amate - a contrarre debiti presso usurai. Costoro erano consapevoli di dover attendere anche diverso tempo - appunto, finché il babbo del debitore passasse a miglior vita, lasciando al rampollo una congrua eredità - prima di poter entrare in possesso del loro credito. Ma, ugualmente, avevano la certezza che il gruzzolo, in virtù - o a causa - di onerosi tassi interesse, sarebbe cresciuto in maniera esponenziale via via che il tempo passava, in attesa che il babbo fosse morto.
sabato 14 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Stanca delle continue persecuzioni la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo 28 giorni. L'ultimo giorno del mese, la merla pensando di aver ingannato il cattivo Gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio si risentì talmente tanto che chiese in prestito tre giorni a Febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo, pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino, e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì, salva, ma il suo bel piumaggio si era annerito a causa del fumo e così rimase per sempre con le piume nere.
venerdì 13 agosto 2010
I TORMENTONI DELL'ESTATE DAL 2000 AL 2009
ESTATE 2000
Vamos a bailar (Paola e Chiara)
Ti amo tiamo (Alexia)
Depende (Jarabe de Palo)
Frena (Carlotta)
ESTATE 2001
Mi sei mancata (Paolo Meneguzzi)
Tre parole (Valeria Rossi)
La mia signorina (Neffa)
Crying at the discoteque (Alcazar)
Candela (Noelia)
Me gustas tu (Manu Chao)
Www.mi piacitu (Gazosa)
ESTATE 2002
Moi...Lolita (Alizee)
Asereje (Las Ketchup)
Sotto i raggi del sole (Brusco)
Doo uap, doo uap doo uap (Gabin)
Whenever, wherever (Shakira)
Tutti vogliono viaggiare in prima (Ligabue)
All the things she said (T.A.T.U.)
ESTATE 2003
Un'emozione per sempre (Eros Ramazzotti)
La canzone del Capitano (Dj Francesco)
Chihuahua (Dj Bobo)
ESTATE 2004
Il grande Baboomba (Zucchero)
Fuck it (Eamon)
Voce me apareceu (Caleidoscopio)
Left outside alone (Anastacia)
Fuori dal tunnel (Caparezza)
Come Stai (Vasco Rossi)
Calma e sangue freddo (Luca Dirisio)
ESTATE 2005
Lascia che io sia (Nek)
Resta in ascolto (Laura Pausini)
Convivendo Parte II (Biagio Antonacci)
Estate (Negramaro)
I bambini fanno ooh (Povia)
ESTATE 2006
Happy Hour (Ligabue)
Sei nell'anima (Gianna Nannini)
Svegliarsi la mattina (Zero Assoluto)
Ed ero contentissimo (Tiziano Ferro)
Siamo una squadra fortissimi (Checco Zalone)
Seven nation army (The White Stripes)
Hips don't lie (Shakira e Wyclef Jean)
Malo (Bebe)
World hold on (Bob Sinclar)
ESTATE 2007
Umbrella (Rihanna feat, Jay-z)
Bruci la città (Irene Grandi)
Parlami d'amore (Negramaro)
Relax, take it easy (Mika)
Candyman (Christina Aguilera)
ESTATE 2008
Non ti scordar mai di me (Giusy Ferreri)
I kissed a girl (Katy Perry)
ESTATE 2009
Briciole (Noemi)
Poker face (Lady Gaga)
Lala Song (Bob Sinclar)
I gotta feeling (Black Eyed Peas)
When love takes over (David Guetta feat Kelly Rowland)
Per dimenticare (Zero Assoluto)
giovedì 12 agosto 2010
I TORMENTONI DELL'ESTATE DAL 1990 AL 1999
ESTATE 1990
Sotto questo sole (Francesco Baccini e i Ladri di Biciclette)
Balliamo sul mondo (Luciano Ligabue)
Un'estate italiana - notti magiche - (Edoardo Bennato e Gianna Nannini)
ESTATE 1991
Quattro amici (Gino Paoli)
Rapput (Claudio Bisio)
Malinconia (Marco Masini)
Gypsy Woman - She's homeless - (Crystal Waters)
We need freedom (Antico)
ESTATE 1992
Estate 1992 (Jovanotti)
Voglio una donna (Roberto Vecchioni)
Rhythm is a dancer (Snap!)
Please don't go (Double You)
Hanno ucciso l'uomo ragno (883)
ESTATE 1993
Il battito animale (Raf)
What is love (Haddaway)
Mr. Bombastic (Shaggy)
All that she wants (Ace of Base)
Sei un mito e Nord sud ovest est (883)
ESTATE 1994
The summer is magic (Playahitty)
Sweet dreams (La Bouche)
The rhythm of the night (Corona)
ESTATE 1995
Maria Maria (Articolo 31)
Scatman - Ski Ba Bop Ba Dop Bop - (Scatman John)
ESTATE 1996
Più bella cosa (Eros Ramazzotti)
Macarena (Los del Rio)
Killing me softly (Fugees)
ESTATE 1997
Che male c'è (Pino Daniele)
Un, dos, tres, Maria (Ricky Martin)
Barbie Girl (Aqua)
I'll be missing you (Puff Daddy/FaithEvens/112)
ESTATE 1998
Vento d'estate (Niccolò Fabi e Max Gazzè)
Io no (Vasco Rossi)
Se io non avessi te (Nek)
Horny '98 (Mousse T)
Solo una volta o tutta la vita (Alex Britti)
ESTATE 1999
Un raggio di sole (Jovanotti)
50 special (Lunapop)
Mambo N° 5 (Lou Bega)
Mi piaci (Alex Britti)
Troppo Bella (Davide De Marinis)
Il mio nome è mai più (Ligabue/Jovanotti/Pelù)
Vamos a la playa (Miranda)
La Flaca (Jarabe de Palo)
mercoledì 11 agosto 2010
I TORMENTONI DELL'ESTATE DAL 1980 AL 1989
ESTATE 1980
Kobra (Donatella Rettore)
Il vento caldo dell'estate (Alice)
Luna (Gianni Togni)
Maracaibo (Lu Colombo)
Il tempo se ne va (Adriano Celentano)
ESTATE 1981
Wuthering heights (Kate Bush)
Gioca jouer (Claudio Cecchetto)
Donatella (Donatella Rettore)
Voglio andare al mare (Vasco Rossi)
On my own (Nikka Costa)
ESTATE 1982
Non sono una signora (Loredana Bertè)
Un'estate al mare (Giuni Russo)
Centro di gravità permanente (Franco Battiato)
Lamette (Donatella Rettore)
Paradise (Phoebe Cates)
ESTATE 1983
Vamos a la playa (Righeira)
Tropicana (Gruppo Italiano)
Nell'aria (Marcella Bella)
Juliet (Robin Gibb)
Io ho te (Donatella Rettore)
ESTATE 1984
Kalimba de luna (Tony Esposito)
Self control (Raf)
Fotoromanza (Gianna Nannini)
No tengo dinero (Righeira)
People from Ibiza (Sandy Marton)
ESTATE 1985
As to as (Tony Esposito)
L'estate sta finendo (Righeira)
ESTATE 1986
Io donna anch'io (Lena Biolcati)
Nuovi eroi (Eros Ramazzotti)
Bello è impossibile (Gianna Nannini)
Easy Lady (Ivana Spagna)
Take on me (A-ha)
Papa don't preach e Who's that girl (Madonna)
ESTATE 1987
La Bamba (Los Lobos)
La isla bonita (Madonna)
Boys -Summertime love- (Sabrina Salerno)
ESTATE 1988
Il tempo non torna più (Fiorella Mannoia)
Alzati la gonna (Steve Rogers Band)
Gimme hope Jo'anna (Eddy Grant)
Gimme five (Jovanotti)
ESTATE 1989
Ti pretendo (Raf)
Viva la mamma (Edoardo Bennato)
Dr. Jazz e Mr. Funk (Ladri di Biciclette)
The Look (Roxette)
Lambada (Kaoma)
martedì 10 agosto 2010
I TORMENTONI DELL'ESTATE DAL 1970 AL 1979
ESTATE 1970
Lady Barbara (Renato Brioschi dei Profeti)
La Lontananza (Domenico Modugno)
Fiori rosa fiori di pesco (ucio Battisti)
Fin che la barca va (Orietta Berti)
ESTATE 1971
Era il tempo delle more (Mino Reitano)
We shal dance (Demis Roussos)
Tanta voglia di lei (Pooh)
Donna felicità (Nuovi Angeli)
ESTATE 1972
Quando è bella lei (Gianni Nazzaro)
Piccolo uomo (Mia Martini)
Voglia di mare (I Romans)
ESTATE 1973
Perchè ti amo (I Camaleonti)
Minuetto (Mia Martini)
Pazza Idea (Patty Pravo)
Io domani (Marcella)
Ciao Mare (Orchestra Casadei)
ESTATE 1974
Questo si che è amore (Gianni Nazzaro)
E tu... (Claudio Baglioni)
Anima Mia (Cugini di Campagna)
Sereno è (Drupi)
ESTATE 1975
Amore grande amore libero (Il Guardiano del Faro)
Buonasera Dottore (Claudia Mori)
Due (Drupi)
Reach Out I'll Be There (Gloria Gaynor)
Tornerò (Santo California)
ESTATE 1976
Non si può morire dentro (Gianni Bella)
Ramaya (Afric Simone)
Sandokan (Oliver Onions)
ESTATE 1977
Ti amo (Umberto Tozzi)
L'angelo azzurro (Umberto Balsamo)
Mi vendo (Renato Zero)
A canzuncella (Alunni del Sole)
Tomorrow (Amanda Lear)
ESTATE 1978
Figli delle Stelle (Alan Sorrenti)
Liù (Alunni del Sole)
Tu (Umberto Tozzi)
Ymca (Village People)
One for you, One for me (La bionda)
Triangolo (Renato Zero)
ESTATE 1979
Tu sei l'unica donna per me (Alan Sorrenti)
Gloria (Umberto Tozzi)
Super Superman (Miguel Bosè)
Balla (Umberto Balsamo)
Ricominciamo (Adriano Pappalardo)
Comprami (Viola Valentino)
Splendido splendente (Donatella Rettore)
My Sharona (The Knack)
lunedì 9 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
FARE L'INDIANO.
I TORMENTONI DELL'ESTATE DAL 1960 AL 1969
ESTATE 1960
Tintarella di Luna (Mina)
ESTATE 1961
Estate (Bruno Martino)
Legata ad un granello di sabbia (Nico Fidenco)
ESTATE 1962
E la chiamano estate (Bruno Martino)
Pinne, fucile ed occhiali e Guarda come dondolo (Edoardo Vianello)
Stai lontana da me (Adriano Celentano)
Cuando Calienda il sol (Los Hermanos Rigual)
St. Tropez Twist (Peppino Di Capri)
ESTATE 1963
Abbronzatissima e i Watussi (Edoardo Vianello)
Sapore di Sale (Gino Paoli)
Se mi vuoi lasciare (Michele)
Stessa spiaggia, stesso mare (Piero Focaccia)
Cuore (Rita Pavone)
ESTATE 1964
Amore Scusami (John Foster - Paolo Occhipinti)
Sei diventata nera (Los Marcellos Ferial)
In ginocchio da te (Gianni Morandi)
Con te sulla spiaggia (Nico Fidenco)
E' l'uomo per me (Mina)
Una rotonda sul mare (Fred Bongusto)
Sei come una lucertola (Jo Fedeli)
ESTATE 1965
Tu sei quello (Orietta Berti)
Il mondo (Jimmi Fontana)
Ciao Ciao (Petula Clark)
ESTATE 1966
Prima c'eri tu (Fred Bongusto)
Perdono (Caterina Caselli)
Come potete giudicar (Nomadi)
Riderà (Little Tony)
Tema (I Giganti)
Che colpa abbiano noi (The Rockes)
Il vento dell'Est (Gian Pieretti)
ESTATE 1967
La mia serenata (Jimmy Fontana)
Stasera mi butto (Rocky Roberts)
Nel sole (Albano)
Parole (Nico e i Gabbiani)
A whither shade of pale (Procol Harum)
ESTATE 1968
Luglio (Riccardo Del Turco)
Affida una lacrima al vento (Adamo)
Ho scritto t'amo sulla sabbia (Franco IV e Franco I)
Azzurro (Adriano Celentano)
Cin cin con gli occhiali (Herbert Pagani)
ESTATE 1969
Pensando a te (Albano)
Acqua azzurra, acqua chiara (Lucio Battisti)
Acqua di mare (Romina Power)
Lisa dagli occhi blu (Mario Tessuto)
A me mi piace il mare (Cochi e Renato)
Rose Rosse (Massimo Ranieri)
domenica 8 agosto 2010
BARZELLETTA DEL GIORNO
Un padre si raccomanda alla figlia che sta uscendo con la macchina nuova:
- Mi raccomando... non correre!
- Si papà... non ti preoccupare...
- Guarda che ti chiamo sul cellulare per stare tranquillo!
- Si, papà... come vuoi! Basta che mi fai andare che faccio tardi...
Alla sera la figlia rientra in orario e il padre senza dire una parola le molla due ceffoni.
La ragazza piangendo:
- Ahia! Ma perché? Che ho fatto?!?
- Hai pure il coraggio di chiedermelo? Ti avrò chiamato almeno dieci volte ed ogni volta la signorina della Telecom mi diceva che l'utente non era raggiungibile.
Si può sapere a quanto cazzo andavi?!?
sabato 7 agosto 2010
BARZELLETTA DEL GIORNO
Una signora è a passeggio col figlio. Incontrano una vicina, molto giovane e prosperosa.
"Pierino, dai un bacio alla signora".
"No, mamma".
"Pierino, è un ordine".
"No, mamma".
"Ma insomma, perché non vuoi baciare la signora?".
"Perché ci ha provato ieri papà, e si é preso due sberle!"
venerdì 6 agosto 2010
BARZELLETTA DEL GIORNO
giovedì 5 agosto 2010
BARZELLETTA DEL GIORNO
8 – La metti a letto, e le racconti una storia.
18 – Le racconti una storia, e la porti a letto.
28 – Non hai bisogno di alcuna storia per portarla a letto.
38 – Ti racconta una storia, e ti porta a letto.
48 – Le racconti una storia per evitare di portarla a letto.
mercoledì 4 agosto 2010
BARZELLETTA DEL GIORNO
1. E” importante trovare un uomo che sappia cucinare e tenere pulita la casa.
2. E” importante trovare un uomo che guadagni molto e sia molto bravo nel suo lavoro.
3. E” importante trovare un uomo a cui piaccia veramente molto fare sesso.
4. E” importantissimo che questi tre uomini non si conoscano mai.
martedì 3 agosto 2010
BARZELLETTA DEL GIORNO
lunedì 2 agosto 2010
INDOVINELLO DEL GIORNO
Candidato A: è in combutta con politici corrotti, consulta gli astrologi. Ha due amanti. Fuma come un turco e si beve dagli 8 ai 10 martini al giorno.
Candidato B: è stato rimosso dal suo incarico due volte, dorme fino a mezzogiorno, all'università si faceva di oppio e ogni sera beve un litro di whisky.
Candidato C: è un eroe di guerra decorato. È vegetariano, non fuma, beve una birra una volta ogni tanto e non ha relazioni extraconiugali (non tradisce).
Quale di questi tre candidati sceglieresti?
- La risposta è nei commenti.