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giovedì 3 dicembre 2009

FRANCESCO DE GREGORI

Generale.


POESIA DEL GIORNO

La cavalla storna. (Giovanni Pascoli)

Nella Torre il silenzio era già alto.
Sussurravano i pioppi del Rio Salto.
I cavalli normanni alle lor poste
frangean la biada con rumor di croste.
Là in fondo la cavalla era, selvaggia,
nata tra i pini su la salsa spiaggia;
che nelle froge avea del mar gli spruzzi
ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi.
Con su la greppia un gomito, da essa
era mia madre; e le dicea sommessa:
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
tu capivi il suo cenno ed il suo detto!
Egli ha lasciato un figlio giovinetto;
il primo d'otto tra miei figli e figlie;
e la sua mano non toccò mai briglie.
Tu che ti senti ai fianchi l'uragano,
tu dai retta alla sua piccola mano.
Tu ch'hai nel cuore la marina brulla,
tu dai retta alla sua voce fanciulla».
La cavalla volgea la scarna testa
verso mia madre, che dicea più mesta:
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
lo so, lo so, che tu l'amavi forte!
Con lui c'eri tu sola e la sua morte.
O nata in selve tra l'ondate e il vento,
tu tenesti nel cuore il tuo spavento;
sentendo lasso nella bocca il morso,
nel cuor veloce tu premesti il corso:
adagio seguitasti la tua via,
perché facesse in pace l'agonia...»
La scarna lunga testa era daccanto
al dolce viso di mia madre in pianto.
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
oh! due parole egli dové pur dire!
E tu capisci, ma non sai ridire.
Tu con le briglie sciolte tra le zampe,
con dentro gli occhi il fuoco delle vampe,
con negli orecchi l'eco degli scoppi,
seguitasti la via tra gli alti pioppi:
lo riportavi tra il morir del sole,
perché udissimo noi le sue parole».
Stava attenta la lunga testa fiera.
Mia madre l'abbracciò su la criniera
«O cavallina, cavallina storna,
portavi a casa sua chi non ritorna!
a me, chi non ritornerà più mai!
Tu fosti buona... Ma parlar non sai!
Tu non sai, poverina; altri non osa.
Oh! ma tu devi dirmi una cosa!
Tu l'hai veduto l'uomo che l'uccise:
esso t'è qui nelle pupille fise.
Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome.
E tu fa cenno. Dio t'insegni, come».
Ora, i cavalli non frangean la biada:
dormian sognando il bianco della strada.
La paglia non battean con l'unghie vuote:
dormian sognando il rullo delle ruote.
Mia madre alzò nel gran silenzio un dito:
disse un nome... Sonò alto un nitrito.

PROVERBIO MERIDIONALE DEL GIORNO

Lu mal è d' ki lu sent e no d' ki passa e te ment.
  • La sofferenza, il dolore, è di chi ce l'ha, non di chi passa e guarda.

PROVERBIO DEL GIORNO

I fiumi più profondi sono quelli che scorrono senza rumore.
  • Lo scrittore romano Curzio Rufo ha inteso mettere in evidenza come nella vita ottengono maggior successo coloro che non hanno bisogno di mettere in mostra il loro reale valore.

BROCARDO LATINO DEL GIORNO

Caput imperare, non pedes.
  • A comandare è la testa, non i piedi

PIANETA AFORISMI

Vivere è la cosa più rara del mondo: i più, esistono solamente.
  • Oscar Wilde.

RICETTA DEL GIORNO


CAPONATA PUGLIESE.

Ingredienti per 4 persone:


  • 1 melanzana piuttosto grossa e senza semi

  • 1 zucchina grossa o due o tre piccole

  • 2 carote

  • 1 peperone rosso o giallo

  • qualche costa di sedano verde

  • 2 pomodori S. Marzano

  • 1 cipolla media

  • 1 cucchiaio di capperi

  • 1 o + peperoncini rossi tondi

  • mentuccia fresca

  • origano secco

  • aceto

  • 1 cucchiaio di zucchero

  • olio extravergine di oliva

  • sale q.b.

  • pepe se gradito

Preparazione:

Lavare, mondare tutte le verdure e tagliarle a dadini separandole. In una padella larga antiaderente porre sul fondo l'olio, portarlo a temperatura elevata ( deve quasi fumare ) e cominciare a soffriggere le verdure in quest'ordine:prima le melanzane ( poiché scuriscono ossidandosi ) poi le carote , il sedano, la zucchina e infine il peperone e farle rosolare bene fino a che scuriscano diventando quasi croccanti.Sgocciolarle bene nella padella ed aggiungere man mano che serve un po di olio. Porle tutte in un contenitore basso e largo man mano che si friggono.Terminata la frittura porre nell'olio rimasto la cipolla tagliata a fettine sottili, soffriggerla un po, quindi metterci i San Marzano sempre a dadini ( con la buccia ), farli soffriggere, mettere i capperi ed il peperoncino piccante e riversarci dentro tutte le verdure, indi il cucchiaio di zucchero, l'aceto spruzzandolo e sfumandolo in dose facoltativa, il sale, volendo il pepe, e la mentuccia. Fare insaporire per un po quindi rimettere tutto nella terrina, spolverare di origano e far freddare.

BARZELLETTA DEL GIORNO

Rinnovo della patente. (Barzelletta inviata da Cece)

Un vecchietto che ha compiuto 80 anni deve rinnovare la patente, i suoi familiari preoccupati per la ragionevole età avanzata contattano l'ingegnere che deve sottoporlo all'esame di rinnovo, e lo convincono a fare di tutto per non fargli superare l'esame.
Il giorno del rinnovo il vecchietto si presenta e l'ingegnere comincia a sottoporlo a delle domande
trabocchetto.
Prima domanda: "se lei vede nella notte un piccolo faro che viene verso di lei, che cosa pensa che sia?" E il vecchietto risponde: "una bici!"
L'ingegnere: "ho capito, ma di che marca, Atala, Bianchi.. ecc."
il vecchietto: "..mah non saprei".
Allora l'ingegnere gli rivolge la seconda domanda: "se lei vede due fari nella notte che vengono verso di lei che cosa pensa che siano?"
E il vecchietto: "un'automobile!!"
L'ingegnere: "ho capito, ma di che marca? Fiat, Audi, Bmw..."
Il vecchietto: "mah.. non saprei"
Allora l'ingegnere gli rivolge la terza domanda: "se nella notte lei vede due grossi fari che vengono versodi lei che cosa pensa che siano?"
E il vecchietto: "un camion!!"
L'ingegnere risponde: "ho capito, ma di che marca? Scania, Iveco, Mercedes..."
Il vecchietto: "mah non saprei.."
Allora l'ingegnere gli dice: "mi spiace ma non posso rinnovarle la patente.."
Allora il vecchietto nell'uscire rivolge all'ingegnere una domanda: "mi scusi ingegnere, ma se lei nella notte al buio più totale vede un copertone che sta bruciando e in parte una donna mezza nuda che fa girare la borsetta, che cosa pensa che sia..."
E l'ingegnere: "una puttana!!!!"
E il vecchietto: "ho capito, ma chi... sua moglie, sua figlia, sua sorella....."