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martedì 1 giugno 2010

POESIA DEL GIORNO


La Madre.
(Ada Negri)

Vedova, lavorò senza riposo
per la bambina sua, per quel suo bene
unico, da lo sguardo luminoso;

per essa sopportò tutte le pene,
per darle il pan si logorò la vita,
per darle il sangue si vuotò le vene. -

La bimba crebbe, come una fiorita
di rose a maggio, come una sultana,
da la materna idolatria blandita;

e così piacque a un uom quella sovrana
beltà, che al suo desio la volle avvinta,
e sposa e amante la portò lontana!...

... Batte or la pioggia dal rovaio spinta
ai vetri de la stanza solitaria
ove la madre sta, tacita, vinta:

schiude essa i labbri, quasi in cerca d'aria;
ma pensa: "La diletta ora è felice... ".
E, bianca al par di statua funeraria,

quella sparita forma benedice.

INDOVINELLO DEL GIORNO

Ha sposato molte donne, ma è sempre scapolo. Chi è?

  • La risposta è nei commenti.

I DIK DIK

SENZA LUCE.

PROVERBIO DEL GIORNO

Sotto maltempo e tasse si va a orecchie basse.