sabato 21 agosto 2010
MODO DI DIRE DEL GIORNO
"Piangere lacrime di coccodrillo" è un modo di dire di uso comune in italiano, che ha corrispettivi in numerose altre lingue. Si riferisce a chi finge di essere pentito di una cattiveria commessa.
Il detto trae origine dal mito secondo cui i coccodrilli versano lacrime di pentimento dopo aver ucciso le loro prede o dopo averle divorate. Esistono diverse varianti di questo mito; spesso la credenza è riferita in modo specifico al caso di coccodrilli che divorano prede umane, ma in alcuni casi viene anche riportato che a piangere sarebbe la femmina di coccodrillo che ha appena divorato i propri piccoli.
La femmina di coccodrillo in effetti, che depone le numerose uova sulla terraferma, dopo la nascita dei piccoli li trasporta in acqua, al sicuro dai predatori, mettendoli in bocca. Durante questa operazione, la lacrimazione aumenta di intesità. I coccodrilli lacrimano, talvolta anche in modo vistoso, per motivi fisiologici. Tali lacrime hanno lo scopo di ripulire il bulbo oculare e lubrificarlo in modo da facilitare il movimento della seconda palpebra che lo protegge in immersione. La lacrimazione aumenta se il coccodrillo rimane a lungo fuori dall'acqua.