Capire l'antifona significa aver capito il succo di un discorso poco chiaro, allusorio o troppo prolisso; viene anche usata per indicare che si è colta una minaccia velata o un'intenzione non rivelata apertamente.
L'origine della frase è da ricercare nella liturgia cattolica: l'antifona è infatti un breve verso che viene recitato o cantato prima o dopo la salmodia, durante l'ufficio o la messa. Musicalmente, si tratta della prima forma di ritornello e la sua origine è molto antica (il Canto gregoriano, ad esempio, ne fa un uso esteso).
La caratteristica fondamentale dell'antifona è quella di riassumere in pochi versi l'intero salmo, o in altri casi di conferirgli un senso particolare a seconda della festa o della liturgia per il quale viene usato: da qui l'origine della locuzione. Inoltre, l'antifona, nella messa, è fissa per ciascuna domenica dell'anno e, quindi, chi è particolarmente assiduo alla pratica religiosa, dall'ascolto dell'antifona può - ove eventualmente non lo sapesse - immediatamente comprendere in quale domenica dell'anno si è.
L'origine della frase è da ricercare nella liturgia cattolica: l'antifona è infatti un breve verso che viene recitato o cantato prima o dopo la salmodia, durante l'ufficio o la messa. Musicalmente, si tratta della prima forma di ritornello e la sua origine è molto antica (il Canto gregoriano, ad esempio, ne fa un uso esteso).
La caratteristica fondamentale dell'antifona è quella di riassumere in pochi versi l'intero salmo, o in altri casi di conferirgli un senso particolare a seconda della festa o della liturgia per il quale viene usato: da qui l'origine della locuzione. Inoltre, l'antifona, nella messa, è fissa per ciascuna domenica dell'anno e, quindi, chi è particolarmente assiduo alla pratica religiosa, dall'ascolto dell'antifona può - ove eventualmente non lo sapesse - immediatamente comprendere in quale domenica dell'anno si è.