Essere l’ottava meraviglia del mondo.
Si
dice di cosa, monumento, spettacolo o realizzazione tecnica, che sbalordisce per
bellezza o perfezione, tanto da poter essere paragonata alle “sette meraviglie
del mondo” della tradizione antica, che erano: le piramidi d’Egitto, la
tomba di Màusolo (il “mausoleo”) ad Alicarnasso, il tempio di Diana a
Efeso, i giardini pensili di Babilonia, la statua di Zeus a Olimpia, il colosso
di Rodi e il faro di Alessandria. Spesso la locuzione è usata in senso ironico,
a significare che l’ottava meraviglia è
tale solo per chi la decanta.
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