Bollare d’infamia.
Additare
al disprezzo generale. Deriva dall’uso di stampare col fuoco, sulla fronte o
altra parte del corpo del colpevole, una lettera dell’alfabeto, a sigla
infamante del delitto commesso. “F” (fugitivus)
era il marchio dei disertori nell’antica Roma; “A” (adultera) quello
che porta sul petto la protagonista de La
lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne (1804-1864), romanzo ambientato in
una colonia puritana d’America, nella Boston del XVII secolo.
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