Con tre dita si scrivono libri, ma ci lavorano anche corpo e anima.
domenica 31 marzo 2013
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere
un arpagone.
Cioè un avaraccio. Arpagone,
protagonista de L’avaro di Molière,
è forse il più celebre avaro di tutta la letteratura. Avaro e avido, smanioso
di arraffare. D’altronde, come nome comune, arpagone era il rostro con cui una
nave uncinava la nave nemica per l’arrembaggio.
AFORISMA DEL GIORNO
Se un uomo che non sa contare fino a quattro trova un quadrifoglio, ha diritto alla fortuna?
sabato 30 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Con il fuoco si prova l'oro, con l'oro la donna e con la donna l'uomo.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Fra galline...
Un giorno mentre parlano due galline, una comincia vantarsi per le
grandi uova che fa ogni giorno, tanto che il contadino le vende a € 1,00 l'una, mentre quelle dell'altra gallina, che le fa più piccole, si
vendono a 80 centesimi. L'altra le risponde "che, sono matta!? Per sole 20 centesimi io non mi rompo il sedere!".
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere male in arnese.
Esser
malvestito, in cattive condizioni economiche o di salute. Essere bene in arnese vuol
dire, naturalmente, il contrario. Un tempo, arnese significava armatura, e anche
indumento. Viene dall’antico francese harneis,
“armatura”, a sua volta derivato dallo scandinavo hernest, “equipaggiamento per l’esercito”.
AFORISMA DEL GIORNO
Il segreto di un candidato politico è di sembrare stupido come chi lo
ascolta, cosi' che gli ascoltatori si sentano intelligenti come lui.
(Fred Barnes)
venerdì 29 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Come ti rifai il letto, così ti ci addormenti.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Pinocchietto...
Pinocchietto va nel bosco canticchiando quando vede su di una foglia un
bruco tutto rosa: "Oh che bello! E tu chi sei?". "Io sono il bruco della
rosa!". "Ciao, bel bruchino..." e continua a saltellare nel bosco
quando scorge un bruco giallo: "Oh che bello! E tu chi sei?". "Io sono
il bruco del limone...". Continua a saltellare nel bosco quando scorge
un bruco marrone: "Oh che strano! E tu chi sei?". "Io sono il bruco del...
culo!"
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere una banderuola.
Cioè
incostante, pronto a mutar parere e partito, come la piccola lastra girevole in
forma di bandiera, di gallo, eccetera, che si usava porre in cima ai tetti e ai
campanili per indicare la direzione del vento.
AFORISMA DEL GIORNO
Amore è l'eccitazione sessuale dei giovani, l'abitudine degli adulti e la reciproca dipendenza dei vecchi.
giovedì 28 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chirurgo giovane e medico anziano.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Due turisti...
Due turisti mentre vagano per la savana senza armi vedono all'improvviso
venire loro incontro un leone. Uno dei due apre velocemente il suo
zaino e comincia a infilarsi le scarpe da tennis. "Sei pazzo se pensi di
correre più veloce del leone!" dice l'altro. E il primo: "Certo che no,
ma io voglio correre più veloce di te!".
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere
una santippe.
Essere una moglie bisbetica, insopportabile, quale
secondo la tradizione era Santippe, moglie di Socrate.
AFORISMA DEL GIORNO
Alcuni uffici sono come i camposanti. Su ogni porta si potrebbe scrivere: "Qui riposa il Tal dei Tali".
mercoledì 27 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi vuol un pero ne ponga cento, e chi cento susini ne ponga uno solo.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Il pesce fa bene!!!
Mi hanno detto: "Mangia il pesce, perché contiene fosforo". "Allora divento intelligente?". "No, fosforescente!".
Mi hanno detto: "Mangia il pesce, perché contiene fosforo". "Allora divento intelligente?". "No, fosforescente!".
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere sotto (o avere sul capo) una spada di Dàmocle.
Trovarsi
sotto una minaccia costante e incombente che può da un momento all’altro
diventare realtà. Dionigi il Vecchio, tiranno di Siracusa, per far capire a
Damocle, il quale lo adulava invidiandogli potenza e ricchezza, quanto sia
precaria la posizione del potente, lo fece sedere sul proprio trono, su cui
aveva fatto sospendere una pesante spada trattenuta al soffitto da un esile
crine di cavallo
AFORISMA DEL GIORNO
La mia ragazza a letto era bravissima... e non ero il solo a dirlo.
martedì 26 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi vuol impetrare, la vergogna ha da levare.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Un tizio nella foresta...
Un giorno un tizio si perde nella foresta e dopo 5 giorni di digiuno
completo (non trova per sfamarsi neppure delle bacche), quando oramai è
vicino alla morte, vede un'aquila reale. Con le ultime forze rimaste
riesce a catturarla e a mangiarsela. Ma proprio quando sta per finire il
pasto passano delle guardie forestali che lo arrestano per l'uccisione
di una specie in via di estinzione. In tribunale egli si difende dicendo
che se non avesse ucciso l'aquila sarebbe morto di li' a poco di fame.
Incredibilmente il giudice gli dà ragione e lo assolve. Una volta fuori
dal tribunale il giudice avvicina l'uomo e gli chiede: "Mi scusi, ma mi
piacerebbe sapere una cosa prima che lei ritorni a casa sua. Non ho mai
assaggiato un'aquila reale e sicuramente mai l'assaggero' e mi
piacerebbe sapere che sapore ha". E l'uomo: "Mah, direi un sapore a metà
fra la gru americana e il gufo maculato!".
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere
in bolletta.
Scherzosamente, essere squattrinati, al verde. Era
chiamata “bolletta” la polizza del Monte di Pietà, cioè la ricevuta
dell’oggetto dato in pegno contro il prestito di una piccola somma. E chi è
costretto a impegnare oggetti al Monte di Pietà non naviga certo nell’oro.
AFORISMA DEL GIORNO
Pensa che quando ero piccolo ero talmente povero che anche l'arcobaleno lo vedevo in bianco e nero.
lunedì 25 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi vuol far la contadina vesta il rosso col turchino.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Pierino...
Papa', è vero che gli animali cambiano pelliccia ogni anno? -Si, ma fa in modo che non lo sappia la mamma!
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere la cenerèntola.
Oltre
che alla fanciulla ingiustamente trascurata, come quella della nata fiaba di
Perrault e dei fratelli Grimm, la definizione si applica a cose, arti, Paesi
tenuti in scarsa considerazione è usato scherzosamente anche al maschile.
AFORISMA DEL GIORNO
Quando il destino ti chiude la porta in faccia, entra dalla finestra.
domenica 24 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi tutti sprezza, offende, insulta e sfida, pare che vada cercando uno che l'uccida.
BARZELLETTA DEL GIORNO
La rana magica...
C'era una volta una rana magica che viveva nel lago incantato. Viveva felice anche se non aveva mai visto un altro animale.
Un giorno venne ad abbeverarsi al laghetto un orso che aveva catturato per la cena un coniglietto.
La rana che non aveva mai visto simili animali chiese all'orso di risparmiare la vita al coniglietto in cambio di donare tre desideri ad ambedue.
Orso e coniglio accettarono volentieri.
L'orso decise di chiedere subito per primo il suo desiderio: "Vorrei che tutti gli orsi di questa foresta siano femmine".
E subito venne esaudito.
Arrivato il suo turno il coniglietto chiese un casco e anch'egli fu subito esaudito.
L'orso rimase sorpreso dalla stupidità della richiesta del coniglietto e chiese il suo secondo desiderio: "Vorrei che tutti gli orsi di questo Stato siano femmine" e venne subito esaudito.
Allora il coniglietto chiese il suo secondo desiderio: "Una moto" e subito comparve ai suoi piedi una moto.
L'orso era ancora più meravigliato di quegli stupidi desideri (in fondo avrebbe potuto chiedere un sacco di denaro con cui comprarsi quello che voleva).
Toccava all'orso chiedere il suo ultimo desiderio e questi chiese: "Desidero che tutti gli orsi del mondo, me escluso, siano femmine".
E subito venne esaudito.
Allora il coniglietto si mise il casco in testa, montò sulla moto e gridò: "Desidero che tutti gli orsi maschi di questo Mondo siano omosessuali" e vrooooomm!!!!!!
Un giorno venne ad abbeverarsi al laghetto un orso che aveva catturato per la cena un coniglietto.
La rana che non aveva mai visto simili animali chiese all'orso di risparmiare la vita al coniglietto in cambio di donare tre desideri ad ambedue.
Orso e coniglio accettarono volentieri.
L'orso decise di chiedere subito per primo il suo desiderio: "Vorrei che tutti gli orsi di questa foresta siano femmine".
E subito venne esaudito.
Arrivato il suo turno il coniglietto chiese un casco e anch'egli fu subito esaudito.
L'orso rimase sorpreso dalla stupidità della richiesta del coniglietto e chiese il suo secondo desiderio: "Vorrei che tutti gli orsi di questo Stato siano femmine" e venne subito esaudito.
Allora il coniglietto chiese il suo secondo desiderio: "Una moto" e subito comparve ai suoi piedi una moto.
L'orso era ancora più meravigliato di quegli stupidi desideri (in fondo avrebbe potuto chiedere un sacco di denaro con cui comprarsi quello che voleva).
Toccava all'orso chiedere il suo ultimo desiderio e questi chiese: "Desidero che tutti gli orsi del mondo, me escluso, siano femmine".
E subito venne esaudito.
Allora il coniglietto si mise il casco in testa, montò sulla moto e gridò: "Desidero che tutti gli orsi maschi di questo Mondo siano omosessuali" e vrooooomm!!!!!!
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere un (o fare il) camaleonte.
Si
dice dell’opportunista, pronto a mutare bandiera e opinione secondo la
convenienza, soprattutto in politica. La pelle del piccolo rettile che ha questo
nome assume, entro certi limiti, il colore dell’ambiente circostante, ciò che
gli consente di mimetizzarsi.
AFORISMA DEL GIORNO
Definizione dell'esistenza: La vita è un deserto. La donna è un cammello. Montiamo sul cammello per attraversare il deserto!
sabato 23 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi troppo in alto sal, cade sovente precipitevolissimevolmente.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Quanto ti costa formica...
Una formica ed un elefante trascorrono una notte di sesso. La mattina
dopo la formica si sveglia e scopre che l'elefante è morto di infarto...
- 'azz... per una notte di passione mi toccherà scavare una fossa per
tutta la vita!!
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere un (o fare) il portoghese.
lntrufolarsi
senza pagare il biglietto tra il pubblico che assiste a uno spettacolo teatrale
o sportivo. Si racconta che nel XVIII secolo, per celebrare un avvenimento,
l’ambasciata del Portogallo a Roma offri uno spettacolo al teatro Argentina
per il quale non diramò biglietti d’invito, informando che sarebbe bastata
presentarsi al teatro dichiarandosi portoghesi. Del che approfittarono molti
buoni “Romani de Roma”.
AFORISMA DEL GIORNO
All'uomo di potere la donna perdona anche l'impotenza.
venerdì 22 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi tiene il letame nel suo letamaio, fa triste il suo pagliaio.
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi spera nell'altrui soccorso, mette il pelo più lungo [di quello] dell'orso.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Papà formica...
Papà formica insegna al figlioletto in disparte, i segreti della vita:
"Ricordati, figlio mio, che per aver successo nella vita, contano solo
quattro cose". "Quali papa'?". "Lavorare, lavorare, lavorare e,
soprattutto non farsi mettere mai i piedi sulla testa..!!
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere nell’ occhio del ciclone.
Si
chiama “occhio” del ciclone la zona centrale di esso, dove la pressione
atmosferica è più bassa. In senso figurato, il modo di dire indica una
situazione di grave pericolo ed equivale a trovarsi
nel folto della mischia e simili. Tanto per esser pignoli, bisogna tuttavia
ricordare che nell’occhio del ciclone vi è calma assoluta e cielo sereno,
mentre tutto intorno turbinano venti micidiali.
AFORISMA DEL GIORNO
La Politica non è una brutta professione. Se vi succede di avere dei
problemi o se cadete in disgrazia potete sempre scrivere un libro.
(Ronald Reagan).
giovedì 21 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi si è scottato con l'acqua calda, ha paura anche di quella fredda.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Marito disperato...
Un uomo con l'aria disperata entra in un bar e inizia a bere piangendo.
Il barista, incuriosito, si avvicina e gli chiede cosa gli è successo.
L'uomo scuote la testa: "Dieci anni, dieci anni sono stato sposato con
mia moglie e oggi sono tornato a casa un po' prima per farle una
sorpresa e ho trovato il mio mgliore amico, il mio migliore amico, a
letto a fare sesso con lei!". Il barista: "Cavolo, è grave; terribile,
cosa gli hai detto?", l'uomo: "Gli ho detto, cane cattivo! Cane
cattivo!".
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere
un cincinnato.
Rinunciare a onori e ricompense, alle quali si
avrebbe diritto per aver reso grandi servigi a una causa, alla patria, e
ritirarsi in modestia e semplicità a vita privata. L. Quinzio Cincinnato,
nominato dittatore nel 458 a.C. per salvare Roma dalla minaccia degli Equi,
assolse con successo il compito affidatogli e poi, evitando onori e cariche che
nessuno gli avrebbe negato, tornò a coltivare i propri campi.
AFORISMA DEL GIORNO
Non essere giù perché la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un'altra e ti lascerà anche quella. (Charles Bukowsky).
mercoledì 20 marzo 2013
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere
più tondo dell’ o di Giotto.
Antico detto toscano (ne parla
il Vasari nella Vita un di Giotto, là
dove narra di quando il maestro mandò al Papa, quale saggio della propria arte,
un semplice ma perfettissimo cerchio tracciato senza compasso, “che fu a
vederlo una maraviglia”), riferito alla persona ignorante e ottusa. Tondo,
insomma, già ai tempi di Giotto stava per “tonto” (“pigliandosi tondo
in Toscana”, prosegue il Vasari, “oltre alla figura circolare
perfetta, per tardità e grossezza d’ingegno”).
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi si attacca al poco, non esiterà a rubare molto.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Due tonni al ristorante...
Un tonno e una tonna vanno al ristorante.
A un certo punto il tonno dice: "Ahi!!!". Allora la tonna gli chiede: "Cosa hai fatto?" e il tonno: "Mi sono tagliato con un grissino!!"
A un certo punto il tonno dice: "Ahi!!!". Allora la tonna gli chiede: "Cosa hai fatto?" e il tonno: "Mi sono tagliato con un grissino!!"
AFORISMA DEL GIORNO
Mi piace il lavoro. Posso stare ore ad osservarlo.
martedì 19 marzo 2013
AFORISMA DEL GIORNO
Quando pensi al tuo passato con malinconica dolcezza è tempo di cambiare qualcosa del tuo presente.
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere l’ottava meraviglia del mondo.
Si
dice di cosa, monumento, spettacolo o realizzazione tecnica, che sbalordisce per
bellezza o perfezione, tanto da poter essere paragonata alle “sette meraviglie
del mondo” della tradizione antica, che erano: le piramidi d’Egitto, la
tomba di Màusolo (il “mausoleo”) ad Alicarnasso, il tempio di Diana a
Efeso, i giardini pensili di Babilonia, la statua di Zeus a Olimpia, il colosso
di Rodi e il faro di Alessandria. Spesso la locuzione è usata in senso ironico,
a significare che l’ottava meraviglia è
tale solo per chi la decanta.
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi semina buon grano, ha poi buon pane.
FAVOLA DEL GIORNO
Il capo...
Un macellaio stava lavorando nel suo negozio e fu sorpreso nel veder
entrare un cane. Lo cacciò ma il cane tornò subito. Cercò quindi di
mandarlo via ancora, ma si rese conto che il cane aveva un foglio in
bocca. Prese dunque il foglio e lo lesse: "Mi potrebbe mandare 12
salsicce e tre bistecche di manzo per favore?"
Il macellaio notò pure che il cane aveva in bocca un biglietto da 50 euro.
Così prese le salsicce e le bistecche e le infilò insieme in una busta che mise nella bocca del cane.
Il macellaio rimase molto colpito e, siccome era già ora di chiudere il negozio, decise di seguire il cane che stava andando in strada con la borsa tra i denti. Quando il cane arrivò a un incrocio, lasciò la busta sul marciapiede, si alzò sulle zampe posteriori e con una delle anteriori schiacciò il pulsante dei pedoni per cambiare il segnale del semaforo.
Prese di nuovo la borsa e aspettò pazientemente che il semaforo desse il via ai pedoni. Allora attraversò la strada e camminò fino a una fermata del bus, mentre il macellaio stupefatto lo seguiva da vicino. Arrivò un bus e il cane salì dalla porta posteriore affinché il conduttore non lo potesse vedere. Il macellaio, a bocca aperta, lo seguì. All'improvviso il cane si alzò sulle zampe posteriori e toccò il campanello della fermata sempre con la borsa tra i denti. Quando il bus si fermò, il cane scese, e anche il macellaio, ed entrambi camminarono per la strada finché il cane si fermò a una casa. Pose la borsa sul marciapiede, e prendendo la rincorsa, si lanciò contro la porta. Ripeté l'azione diverse volte, ma nessuno gli aprì la porta. Allora il cane fece il giro della casa, saltò un recinto, si avvicinò a una finestra e, con la testa, colpì diverse volte il vetro. Ritornò alla porta che si aprì e comparve un uomo che cominciò a picchiare il cane.
Il macellaio corse verso l'uomo e gridò: "Santo cielo, che cosa sta facendo? Il suo cane è un genio!"
L'uomo irritato rispose: "Un genio? E' la seconda volta nella settimana che questo stupido si dimentica le chiavi!!!"
Morale: SARAI SEMPRE AL DI SOTTO DELLE SUE ASPETTATIVE DEL TUO CAPO!
Il macellaio notò pure che il cane aveva in bocca un biglietto da 50 euro.
Così prese le salsicce e le bistecche e le infilò insieme in una busta che mise nella bocca del cane.
Il macellaio rimase molto colpito e, siccome era già ora di chiudere il negozio, decise di seguire il cane che stava andando in strada con la borsa tra i denti. Quando il cane arrivò a un incrocio, lasciò la busta sul marciapiede, si alzò sulle zampe posteriori e con una delle anteriori schiacciò il pulsante dei pedoni per cambiare il segnale del semaforo.
Prese di nuovo la borsa e aspettò pazientemente che il semaforo desse il via ai pedoni. Allora attraversò la strada e camminò fino a una fermata del bus, mentre il macellaio stupefatto lo seguiva da vicino. Arrivò un bus e il cane salì dalla porta posteriore affinché il conduttore non lo potesse vedere. Il macellaio, a bocca aperta, lo seguì. All'improvviso il cane si alzò sulle zampe posteriori e toccò il campanello della fermata sempre con la borsa tra i denti. Quando il bus si fermò, il cane scese, e anche il macellaio, ed entrambi camminarono per la strada finché il cane si fermò a una casa. Pose la borsa sul marciapiede, e prendendo la rincorsa, si lanciò contro la porta. Ripeté l'azione diverse volte, ma nessuno gli aprì la porta. Allora il cane fece il giro della casa, saltò un recinto, si avvicinò a una finestra e, con la testa, colpì diverse volte il vetro. Ritornò alla porta che si aprì e comparve un uomo che cominciò a picchiare il cane.
Il macellaio corse verso l'uomo e gridò: "Santo cielo, che cosa sta facendo? Il suo cane è un genio!"
L'uomo irritato rispose: "Un genio? E' la seconda volta nella settimana che questo stupido si dimentica le chiavi!!!"
Morale: SARAI SEMPRE AL DI SOTTO DELLE SUE ASPETTATIVE DEL TUO CAPO!
lunedì 18 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi porta la moglie a ogni festa e il cavallo a bere a ogni fontana, alla fine dell'anno avrà il cavallo bolso e la moglie puttana.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Annullare gli appuntamenti...
Un gatto attraversa la strada correndo, fa il giro dei giardini del
quartiere, sale sui tetti, scende in tutte le cantine. Una vicina
stupita domanda alla padrona del gatto: - Il vostro gatto è per caso
impazzito? - No, l'ho fatto appena castrare e credo che stia annullando
tutti i suoi appuntamenti!
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere
il mèntore.
Essere il saggio consigliere
di qualcuno, colui che ne tutela gli interessi, come lo fu il vecchio Mentore,
personaggio dell’Odissea omerica,
nei riguardi di Ulisse che, partendo per Troia, gli aveva affidato la sua casa e
la protezione del figlio Telèmaco.
AFORISMA DEL GIORNO
La vita è una tempesta, ma prenderla nel culo è un lampo.
domenica 17 marzo 2013
AFORISMA DEL GIORNO
In fondo morire non sarebbe niente. Quel che non sopporto è il non poter sapere come andrà a finire.
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi non vuol stoppa arda, non l'accosti al fuoco.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Gallina in tribunale...
"Signor Giudice, c'è una gallina fuori del tribunale?"
"Che vuole?"
"Vorrebbe deporre."
"Signor Giudice, c'è una gallina fuori del tribunale?"
"Che vuole?"
"Vorrebbe deporre."
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere
un creso.
Essere
smisuratamente ricco, come Creso, re della Lidia, regione dell’Asia Minore,
che regnò dal 560 al 546 a.C. La sua fama proverbiale si deve ai Greci, stupiti
dei ricchissimi doni votivi che il re mandò al santuario di Delfi.
sabato 16 marzo 2013
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere il figliol prodigo.
Significa
tornare, pentito, all’obbedienza verso un’autorità — familiare, politica,
religiosa —che si era rinnegata. Non sempre questo ritorno è salutato con
un’accoglienza festosa, a braccia aperte, come quella fatta al figliol prodigo
della parabola evangelica (Luca, 15,
11-32). Nell’accezione comune, il dato essenziale che contraddistingue la
figura del figliol prodigo è il pentimento.
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi mangia salato cade sempre malato.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Contadino zuzzurellone.
Un contadino vuol fare uno scherzo a una delle sue galline e le sottrae
di nascosto un uovo per dipingerlo di tutti i colori. Poi lo rimette in
mezzo alle altre uova e si mette a spiare le reazioni della chioccia.
Questa però resta del tutto indifferente. Deluso, il contadino sta per
tornarsene ai suoi lavori, quando vede dall'altra parte dell'aia un gran
putiferio: è il gallo che riempie di botte il pavone!
AFORISMA DEL GIORNO
E' più facile parlare in piazza a diecimila persone che al telefono con una donna in lacrime.
venerdì 15 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi il vasto mare intrepido ha solcato, talvolta in piccol rio muore annegato.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Nella stalla...
Un signore vede in una fattoria un maiale con una gamba di legno. Il
contadino spiega: "Gli siamo così affezionati che lo mangiamo un po'
alla volta!"
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Esercito di franceschiello.
Si dice, ironicamente, di
un’organizzazione, militare o d’altro genere, che suscita compatimento e
ilarità per la sua inefficienza. Tale era la fama, costruita attraverso decine
di aneddoti, attribuita all’esercito di Francesco II di Borbone (1836-1894),
soprannominato “Franceschiello”, ultimo re delle Due Sicilie prima
dell’unificazione d’Italia.
AFORISMA DEL GIORNO
Alcuni uomini sono disposti persino ad innamorarsi pur di avere una donna.
giovedì 14 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi ha bravo cuoco e amici sempre invita, se non ha buona entrata, ha buona uscita.
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi getta un seme l'ha da coltivare se vuol vederlo a tempo vegetare.
BARZELLETTA DEL GIORNO
In discoteca...
Un bruco va in discoteca il venerdì ed incontra una bruca e le dice: "Come sei bella! Come ti chiami?" e la bruca risponde: "Ciam".
Il bruco: "Usciamo insieme?"
e la bruca: "Sì".
Il sabato il bruco torna in discoteca ed incontra un'altra bruca e le dice: "Come sei bella! Come ti chiami?"
e la bruca risponde: "Ciam".
Il bruco: "Usciamo insieme?"
e la bruca: "Sì".
La domenica il bruco torna in discoteca ed incontra un'altra bruca e le dice: "Come sei bella! Come ti chiami?"
e la bruca risponde: "Ciam"
Il bruco: "Usciamo insieme?"
e la bruca: "No".
Morale: non tutte le Ciam belle escono con il bruco.
Un bruco va in discoteca il venerdì ed incontra una bruca e le dice: "Come sei bella! Come ti chiami?" e la bruca risponde: "Ciam".
Il bruco: "Usciamo insieme?"
e la bruca: "Sì".
Il sabato il bruco torna in discoteca ed incontra un'altra bruca e le dice: "Come sei bella! Come ti chiami?"
e la bruca risponde: "Ciam".
Il bruco: "Usciamo insieme?"
e la bruca: "Sì".
La domenica il bruco torna in discoteca ed incontra un'altra bruca e le dice: "Come sei bella! Come ti chiami?"
e la bruca risponde: "Ciam"
Il bruco: "Usciamo insieme?"
e la bruca: "No".
Morale: non tutte le Ciam belle escono con il bruco.
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere una frana.
Entrata
dal linguaggio giovanile in quello familiare secondo un processo di evoluzione
molto frequente, questa locuzione si usa a proposito di persona che non riesce a
combinare nulla di buono o di
avvenimento risoltosi in un fiasco clamoroso.
AFORISMA DEL GIORNO
Non era la mela singola sull'albero, ma il paio sul terreno che causo' il guaio nel giardino dell'Eden.
mercoledì 13 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi fa le fave senza concio, le raccoglie senza baccelli.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Lo zio pino...
Il signor Pino va al mare con il nipote e la gattina che ha regalato a quest'ultimo.
Il signor Pino si mette a pescare e il nipotino gioca.
La gattina si tuffa in mare e va lontano, lontano, lontano.
Il nipotino piange.
La gattina va lontano, lontano... Il nipotino piange a dirotto.
La gattina lontano... lontano... Il nipotino piange: Zio, zio valla a prendere, ti prego! e giù lacrime, lacrime.
Il cuore dello zio si intenerisce.
Si tuffa e nuota, nuota. Ad un certo punto stanco non ce la fa più e annega.
La gatta intanto è tornata a riva da sola, sana e salva.
Morale: "TANTO VA LA GATTA AL LARGO CHE CI LASCIA LO ZIO PINO".
Il signor Pino va al mare con il nipote e la gattina che ha regalato a quest'ultimo.
Il signor Pino si mette a pescare e il nipotino gioca.
La gattina si tuffa in mare e va lontano, lontano, lontano.
Il nipotino piange.
La gattina va lontano, lontano... Il nipotino piange a dirotto.
La gattina lontano... lontano... Il nipotino piange: Zio, zio valla a prendere, ti prego! e giù lacrime, lacrime.
Il cuore dello zio si intenerisce.
Si tuffa e nuota, nuota. Ad un certo punto stanco non ce la fa più e annega.
La gatta intanto è tornata a riva da sola, sana e salva.
Morale: "TANTO VA LA GATTA AL LARGO CHE CI LASCIA LO ZIO PINO".
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere un (o fare il) ganimede.
Essere
uno che si veste e si comporta in modo troppo ricercato. Il mitologico Ganimede,
bellissimo giovane, fu rapito dall’aquila di Giove, o da Giove sotto forma di
aquila, e fatto coppiere degli dei. La locuzione è sempre, più o meno,
spregiativo.
AFORISMA DEL GIORNO
Sapendo che Pietro lo avrebbe rinnegato per tre volte, Gesù gli guarì la suocera morente.
martedì 12 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi fa più carezze che non suole, o t'ha gabbato o gabbar ti vuole.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Dal veterinario.
Due cani si incontrano dal veterinario. Il pastore tedesco chiede al
barboncino: "Come mai sei qui?". E l'altro risponde: "Perché mi
piacciono tanto le cagnette e le molesto sempre; allora il mio padrone
ha deciso di farmi castrare; e tu perché sei qui?". "Devi sapere che la
mia padrona è una gran fica e quando questa mattina si è piegata per
rifare il letto non ci ho visto piu', le sono saltato addosso e l'ho
montata". "Ah ho capito" risponde il barboncino "allora sei qui anche tu
per essere castrato". "No!" risponde il pastore "per tagliare le
unghie".
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere
il gallo della Checca.
Essere benvoluto, ammirato,
conteso dalle donne, o credere di esserlo e comportarsi di conseguenza: vale a
dire un don giovanni nel primo caso, un molesta pappagallo della strada nel
secondo. Egli è il gallo della Checca, / tutte
vede, tutte becca, canta il dottor Dulcamara ne L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti.
AFORISMA DEL GIORNO
Fama e ricchezza senza l'intelligenza non sono possessi sicuri. (Democrito)
lunedì 11 marzo 2013
PROVERBIO DEL GIORNO
Chi ha portata la tonaca puzza sempre di frate.
BARZELLETTA DEL GIORNO
Prete siciliano.
Un prete siciliano viene trasferito a Milano.
La prima domenica in cui celebra una messa dice: "Allora fratelli, oggi vi parlerò di Adamo ed Eva. Adamo, bravo picciotto, lavuraturi, servu di Dio, SICILIANU iera. Eva, bottana, tentatrice,
MILANESE iera!"
Al che tutti si lamentano, per cui il Vescovo chiama
il prete e gli raccomanda vivamente di non dare mai più interpretazioni della Bibbia di quel genere, se non vuole essere trasferito.
Il prete promette che non ripeterà più un errore del genere. La domenica successiva però dice: "Allora cari confratelli, oggi vi parlerò di Abele e Caino. Abele, ca ci facia i sacrifizi a Dio, onesto, picciottu ammodo, degnu figghiu ri so patri, SICILIANU iera. Caino, traditore, figghiu i so matri, fratricida e medda, MILANESE iera!"
Si ripetono le scene della domenica precedente e stavolta il vescovo si presenta anche lui al prete e gli dice di avere intenzione di cacciarlo dalla città. Il prete garantisce e promette, finché il vescovo non si convince e gli consente l'ultima prova, a patto che non pronunci mai più la parole Siciliano o Milanese.
La domenica successiva il prete dice: "Fratelli, oggi vi parlero' dell'ultima cena! ...e Cristo disse: "Picciutteddi beddi, vagghiu a diri ca in verità unu ri voi mi tradirà!"
Scende lo sconcerto fra gli apostoli. San Pietro:
"Signuruzzu beddu, ca piccasu sugnu iu?"
"No, no,'n si tu. Tu si nu bravu picciottu devoto".
San Giovanni: "Che sugnu iu, allora, Signuruzzu miu?"
"No, no, nun si mancu tu, nun ta' prioccupare".
Al che, Giuda dice: "Whela' , saro' minga mi?"
La prima domenica in cui celebra una messa dice: "Allora fratelli, oggi vi parlerò di Adamo ed Eva. Adamo, bravo picciotto, lavuraturi, servu di Dio, SICILIANU iera. Eva, bottana, tentatrice,
MILANESE iera!"
Al che tutti si lamentano, per cui il Vescovo chiama
il prete e gli raccomanda vivamente di non dare mai più interpretazioni della Bibbia di quel genere, se non vuole essere trasferito.
Il prete promette che non ripeterà più un errore del genere. La domenica successiva però dice: "Allora cari confratelli, oggi vi parlerò di Abele e Caino. Abele, ca ci facia i sacrifizi a Dio, onesto, picciottu ammodo, degnu figghiu ri so patri, SICILIANU iera. Caino, traditore, figghiu i so matri, fratricida e medda, MILANESE iera!"
Si ripetono le scene della domenica precedente e stavolta il vescovo si presenta anche lui al prete e gli dice di avere intenzione di cacciarlo dalla città. Il prete garantisce e promette, finché il vescovo non si convince e gli consente l'ultima prova, a patto che non pronunci mai più la parole Siciliano o Milanese.
La domenica successiva il prete dice: "Fratelli, oggi vi parlero' dell'ultima cena! ...e Cristo disse: "Picciutteddi beddi, vagghiu a diri ca in verità unu ri voi mi tradirà!"
Scende lo sconcerto fra gli apostoli. San Pietro:
"Signuruzzu beddu, ca piccasu sugnu iu?"
"No, no,'n si tu. Tu si nu bravu picciottu devoto".
San Giovanni: "Che sugnu iu, allora, Signuruzzu miu?"
"No, no, nun si mancu tu, nun ta' prioccupare".
Al che, Giuda dice: "Whela' , saro' minga mi?"
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere
una lenza.
Locuzione gergale di origine romanesca, usata per lo
più scherzosamente con riferimento a un furbacchione, uno che ci sa fare, che
la sa lunga.
AFORISMA DEL GIORNO
Al mondo esistono tre categorie di uomini. Quelli che pensano giusto,
quelli che pensano sbagliato e quelli che pensano come me. (Tenente
Colombo).
domenica 10 marzo 2013
BARZELLETTA DEL GIORNO
Medicina per le renne.
La notte di Natale, quando Babbo Natale deve consegnare i regali, Babbo
Natale trova le sue renne voltate con le zampe in su!!Allora decide di
chiamare il veterinario; questi dopo 10 minuti fece ritornare le renne
come nuove allora Babbo Natale gli chiede: "Ma come ha fatto?"e il
veterinario: "e ho usato un po' di voltaren!!
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere
nel limbo.
Trovarsi, essere tenuti in uno stato di penosa
incertezza, o in disparte. Nel limbo, secondo la teologia cattolica, stanno le
anime non mondate dal peccato originale e che perciò non possono godere della
contemplazione di Dio.
AFORISMA DEL GIORNO
Io amo i poveri e soffrirei in un mondo senza poveri. I poveri sono le brioches dell'anima (Giorgio Manganelli).
sabato 9 marzo 2013
BARZELLETTA DEL GIORNO
Due pulci...
Due pulci, amiche di vecchia data, si incontrano dopo tanto tempo. Dice la prima: "Ciao bella, come va?".
"Ehhh, non troppo bene....etchhhuu.
Vedi, ho un brutto raffreddore".
"Mi dispiace e come mai sei ridotta cosí?".
"Vedi, io vivo nei baffi di un motociclista che va in giro senza mai mettersi il casco e quando lui corre io prendo freddo".
Allora la prima pulce le dà un consiglio: "Ma scusa, fai come me.
Io vivo nella peluria pubica di una bella bionda dove mi trovo benissimo".
La pulce ringrazia dicendo che seguirà il consiglio.
Passano i giorni e le due pulci si incontrano nuovamente: "Hei, come va?".
"Ehhh, non troppo bene... etchhhu.
Vedi ho sempre quel terribile raffreddore... etchuuu".
Allora la prima pulce chiede: "Ma scusa, hai seguito il mio consiglio?".
E la pulce: "Ma io cosí ho fatto.
Ho trovato un bella donna, mi sono insediata nei suoi capelli, poi sono scesa fino al pube dove vivevo comodamente...".
"E allora?". "Beh, all'improvviso... mi sono ritrovata nei baffi del motociclista!"
Due pulci, amiche di vecchia data, si incontrano dopo tanto tempo. Dice la prima: "Ciao bella, come va?".
"Ehhh, non troppo bene....etchhhuu.
Vedi, ho un brutto raffreddore".
"Mi dispiace e come mai sei ridotta cosí?".
"Vedi, io vivo nei baffi di un motociclista che va in giro senza mai mettersi il casco e quando lui corre io prendo freddo".
Allora la prima pulce le dà un consiglio: "Ma scusa, fai come me.
Io vivo nella peluria pubica di una bella bionda dove mi trovo benissimo".
La pulce ringrazia dicendo che seguirà il consiglio.
Passano i giorni e le due pulci si incontrano nuovamente: "Hei, come va?".
"Ehhh, non troppo bene... etchhhu.
Vedi ho sempre quel terribile raffreddore... etchuuu".
Allora la prima pulce chiede: "Ma scusa, hai seguito il mio consiglio?".
E la pulce: "Ma io cosí ho fatto.
Ho trovato un bella donna, mi sono insediata nei suoi capelli, poi sono scesa fino al pube dove vivevo comodamente...".
"E allora?". "Beh, all'improvviso... mi sono ritrovata nei baffi del motociclista!"
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere
al settimo cielo.
Non stare più nella pelle dalla contentezza. Secondo
la concezione tolemaica, accettata ed elaborata dalla Chiesa fino al XVI secolo,
la Terra era centro dell’universo, circondata da nove (e poi dieci)
“cieli”, immaginarie sfere concentriche di grandezza sempre maggiore, lungo
le prime sette delle quali rotavano la Luna, Mercurio, Venere, il Sole, Marte,
Giove, Saturno. Nell’ottavo cielo stavano le stelle fisse (il
“firmamento”); il nono era il cielo di Dio. Il settimo cielo era il più
alto grado di elevazione. di avvicinamento alla gioia celeste, concepibile per
uomini in carne e ossa.
AFORISMA DEL GIORNO
C'è sempre tempo per lanciare una parola ma non sempre per riprenderla.
venerdì 8 marzo 2013
AFORISMA DEL GIORNO
Anche se il denaro non compra la felicita', esso certamente ti permette di sceglierti la tua forma di tristezza.
DOMANDA CURIOSA DEL GIORNO
Se son rose fioriranno… ma se sono cachi?
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere
(o segnare) sul libro nero.
Essere
e, rispettivamente, considerare inviso, sospetto, nemico, da vigilare con cura e
da punire alla prima occasione. Era così chiamato il registro sul quale,
durante la Rivoluzione Francese, venivano annotati i nomi dei sospetti “nemici
del popolo”.
giovedì 7 marzo 2013
AFORISMA DEL GIORNO
Di tutte le aberrazioni sessuali forse la più aberrante è la castita'.
DOMANDA CURIOSA DEL GIORNO
Vecchioni da ragazzo si chiamava Jovanotti?
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Dulcis in fundo.
Latino:
il dolce viene in fondo. Proverbio citato a proposito di un avvenimento a lieto
fine, ma più spesso, con ironia, di notizie spiacevoli, lasciate per ultime nel
racconto. Il senso è analogo a ora viene
il bello.
mercoledì 6 marzo 2013
AFORISMA DEL GIORNO
Oggi nessuno ne parla più, oggi chi muore è quasi accusato di tradire chi resta.
DOMANDA CURIOSA DEL GIORNO
Perché non c’è un alimento per gatti al gusto di topo?
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Essere
in (o fare la) luna di miele.
In
senso figurato, e spesso in tono scherzoso, si dice di un periodo
particolarmente felice nei rapporti tra due persone o gruppi. Che propriamente
è il primo mese di matrimonio, o quella parte di esso trascorsa dagli sposi in
viaggio. Era antico costume, sembra, che durante il fatidico mese i novelli
sposi bevessero una pozione a base di miele diluito. Si narra che Attila, re
degli Unni, morì soffocato per aver trangugiato troppo avidamente la portentosa
bevanda dopo un matrimonio particolarmente sospirato, nel 453 d.C.
martedì 5 marzo 2013
AFORISMA DEL GIORNO
I primi anni di matrimonio sono spesso burrascosi perché ancora non ci
si conosce; quelli che seguono spesso lo sono ancora di più perché ci si
conosce troppo.
DOMANDA CURIOSA DEL GIORNO
La lana di vetro si fa con le pecore di Murano?
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Draconiano.
Si
dice, in senso figurato, di provvedimento, legge, regime di governo
particolarmente rigido e severo. Dracone fu il legislatore che, intorno al 621
a.C., diede agli Ateniesi il primo codice scritto, contenente disposizioni cosi
spietate da far dire che erano state “scritte col sangue”.
lunedì 4 marzo 2013
AFORISMA DEL GIORNO
Amare e non essere amati è come pulirsi il sedere senza avere fatto pupù!
DOMANDA CURIOSA DEL GIORNO
Quando un australiano compra un boomerang nuovo, come fa a buttare via quello vecchio?
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Dottor Jekyll e Mister Hyde. (pron.
“...giékil, mister hàid”)
Lo strano caso del dottor Jekyll e Mister Hyde è
il titolo di un famoso racconto dell’inglese R.L. Stevenson (1850-1894),
apparso nel 1886, che svolge in forma simbolica e orripilante il tema del
perenne conflitto tra il bene e il male nell’animo umano. Si cita talvolta a
proposito della metamorfosi, diabolica e incomprensibile, di un carattere.
domenica 3 marzo 2013
AFORISMA DEL GIORNO
L'arroganza è il cane da guardia dell'umana insicurezza.
DOMANDA CURIOSA DEL GIORNO
Il rimorso è il risultato per aver dato nuovamente fiducia ad un cane.
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Doccia scozzese.
A
differenza di quella fredda, la doccia scozzese è, metaforicamente, un
alternarsi di atti o notizie favorevoli e sfavorevoli, che sconcertano chi ne è
oggetto sbalestrandolo dalla speranza allo sconforto e viceversa. Nella vera,
stimolante doccia scozzese il passaggio dall’acqua calda a quella fredda è
abbastanza brusco, ma non quanto la locuzione farebbe supporre.
sabato 2 marzo 2013
AFORISMA DEL GIORNO
Due settimane fa sono stato coinvolto in un buon esempio di
contraccezione orale: ho chiesto a una ragazza di venire a letto con me e
lei mi ha risposto di no.
DOMANDA CURIOSA DEL GIORNO
Se la museruola si mette sul muso dove si mette la cazzuola?
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Doccia fredda.
Si
dice, in senso figurato, di qualcosa che giunge improvvisamente a smorzare ogni
entusiasmo provocando un’amara delusione. L’espressione deriva dalla
pratica, seguita fino a tempi non remoti, di sottoporre i pazzi agitati a
violente docce fredde per ridurli alla calma, per placarne i bollenti spiriti
venerdì 1 marzo 2013
AFORISMA DEL GIORNO
Se la prima volta non ti riesce, il paracadutismo non fa per te.
DOMANDA CURIOSA DEL GIORNO
Perché se Dio è immortale, ha lasciato ben due Testamenti?
MODO DI DIRE DEL GIORNO
Datemi un punto d’appoggio e solleverò il mondo.
Latino:
da mihi ubi consistam et terram
movebo. Frase attribuita dal matematico Pappo di Alessandria ad Archimede,
esultante per avere scoperto le leggi della leva. La si cita per esortare
all’azione o per invocare un piccolo aiuto, ricordando che spesso basta un
minimo appoggio per consentire la realizzazione di grandi imprese. In latino si
citano, invece, col significato di “base concreta, terrena solido, punto di
partenza”, le parole ubi consistam .
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